Sicurezza alimentare e controlli ufficiali: dal 26 marzo scattano le nuove regole

Entrerà in vigore il prossimo 26 marzo 2021 il Decreto Legislativo n. 27/2021 che adegua l’ordinamento italiano al nuovo Regolamento Europeo sui controlli ufficiali (Reg. UE 2016/429).

Per le aziende della filiera agroalimentare si tratta di una novità molto importante perchè, tra le altre disposizioni, il provvedimento introduce il principio della classificazione del rischio nella programmazione dei controlli di sanità animale e sicurezza alimentare.

D’ora in avanti, alla luce di tale documento spetterà al Ministero della Salute elaborare il Piano di Controllo Nazionale Pluriennale(PCNP, ex Piano Nazionale Integrato).

I controlli ufficiali si svolgeranno ora «in base alla categoria di rischio assegnata e con frequenza adeguata».

Il  rating, ovvero la nuova categorizzazione, si determinerà tenendo conto dei rischi propriamente detti, quelli cioè che possono influire su sicurezza, integrità e salubrità di alimenti e mangimi ma anche tenendo conto delle non conformità degli operatori e dell’affidabilità e dei risultati dell’autocontrollo messi in atto dagli operatori, compresi i regimi di certificazione di qualità privati.

Inoltre,  ai fini dei controlli, gli operatori devono garantire l’accesso ai luoghi da ispezionare e alle informazioni di tipo documentale. Durante le ispezioni, gli operatori delle OSA sono tenuti a fornire assistenza e collaborare con i controllori e sono tenuti ad assicurare il prelievo, gratuito, di una quantità sufficiente di matrici per consentire la formazione di campioni da analizzare.

Per contro, il decreto introduce a favore dell’operatore controllato strumenti di controperizia e di controversia, qualora si evidenziassero delle divergenze sugli esiti dei controlli e dei campionamenti.

Chi lavora in un’azienda agroalimentare deve conoscere le modifiche introdotte dal D.lgs. 27/2021 e organizzare di conseguenza il proprio lavoro, per adempiere in modo corretto agli obblighi previsti.
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