Home / Blog / Pubblica amministrazione / Qualificazione delle stazioni appaltanti: obbligo a partire dal 1° luglio 2023
In data 1° luglio 2023, così come previsto dal nuovo Codice degli Appalti (D.Lgs. 36/23), è scattato l’obbligo di qualificazione delle stazioni appaltanti. Agli enti privi di qualificazione, dunque, non sarà più consentito richiedere il rilascio del CIG (Codice Identificativo di Gara).
In particolare, la qualificazione è necessaria per gli affidamenti:
In base al nuovo Codice, invece, la qualificazione non è necessaria per effettuare ordini sugli acquisti messi a disposizione delle centrali di committenza e dei soggetti aggregatori.
Già a partire dal 1° giugno 2023, per poter ottenere la qualificazione, tutte le stazioni appaltanti possono accedere al servizio online sul sito Anac e presentare domanda di iscrizione all’elenco delle stazioni qualificate e delle centrali di committenza. Fanno eccezione alcuni grandi soggetti che sono iscritti di diritto all’elenco (tra cui il Ministero delle Infrastrutture, Consip e Invitalia).
I soggetti che non rientrano nell’ambito soggettivo della qualificazione ai sensi dell’Art. 62 del D.Lgs. 36/23 dovranno dichiararlo tramite lo stesso servizio online predisposto da Anac.
L’elenco verrà aggiornato trimestralmente per permettere il continuo aggiornamento del numero di soggetti abilitati a svolgere gare d’appalto in proprio o per conto di altre stazioni appaltanti e l’iscrizione ha validità biennale.
Visto il significativo impatto di questo nuovo obbligo previsto dal Codice degli Appalti, è fondamentale che tutte le stazioni appaltanti siano adeguatamente formate sul corretto svolgimento dell’iter di qualificazione per poter continuare ad effettuare affidamenti di contratti di lavoro, servizi e forniture.
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