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L'accordo di libero scambio UE-Nuova Zelanda è entrato in vigore il 1° maggio 2024 - Professional Academy

L’accordo di libero scambio UE-Nuova Zelanda è entrato in vigore il 1° maggio 2024



Il 1° maggio 2024 è entrato in vigore l’accordo di libero scambio UE-Nuova Zelanda. Firmato il 9 luglio del 2023 a Bruxelles, rappresenta un patto completo e ambizioso che mira a rimuovere le barriere commerciali e ad aumentare gli scambi bilaterali: si prevede che avrà un impatto positivo significativo sull’economia di entrambe le parti, creando nuove opportunità per le imprese e per i consumatori.

L’accordo di libero scambio tra Unione Europea e Nuova Zelanda è il prodotto di lunghi e difficili negoziati che avevano quale scopo principale l’eliminazione o la riduzione delle tariffe doganali su una ampia gamma di prodotti e servizi.

Non solo promuove lo scambio di beni, ma include anche disposizioni che riguardano la cooperazione normativa, gli appalti pubblici, la tutela dei diritti di proprietà intellettuale e molto altro ancora.

Tra i punti chiave dell’accordo si segnalano:

  • riduzione dei dazi: elimina gradualmente quasi tutti i dazi doganali su merci scambiate tra l’UE e la Nuova Zelanda. Ciò significa che le imprese dell’UE potranno esportare in Nuova Zelanda e viceversa a prezzi più bassi, rendendo i loro prodotti più competitivi. Si stima che questo porterà a un aumento del 30% degli scambi bilaterali entro un decennio;
  • agricoltura: include disposizioni specifiche per il commercio di prodotti agricoli, che rappresentano una parte significativa degli scambi tra le due parti. L’UE si è impegnata a concedere quote tariffarie più ampie per l’export di prodotti lattiero-caseari, carne ovina e bovina della Nuova Zelanda, mentre la Nuova Zelanda ha eliminato i dazi su un’ampia gamma di prodotti agricoli europei, come formaggi, vino e olio d’oliva;
  • proprietà intellettuale: rafforza la protezione dei diritti di proprietà intellettuale, come brevetti, marchi e indicazioni geografiche. Ciò è importante per le imprese di entrambi i lati che investono in ricerca e sviluppo;
  • appalti pubblici: apre l’accesso alle gare d’appalto pubbliche per le imprese dell’UE e della Nuova Zelanda, in settori come la costruzione, i servizi e le infrastrutture;
  • sviluppo sostenibile: per la prima volta in un accordo commerciale dell’UE, include un capitolo dedicato ai sistemi alimentari sostenibili. Le due parti si impegnano a lavorare insieme per promuovere pratiche agricole sostenibili e a combattere il cambiamento climatico.

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