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Il nuovo Correttivo Appalti cambia le procedure della Pubblica Amministrazione - Professional Academy

Il nuovo Correttivo Appalti cambia le procedure della Pubblica Amministrazione



Il 31 dicembre 2024 è stato approvato il decreto correttivo dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 209/24), un intervento strategico volto ad accelerare il raggiungimento degli obiettivi del PNRR, con particolare attenzione alla digitalizzazione. La pubblicazione immediata in Gazzetta Ufficiale e l’entrata in vigore (dal 1° gennaio 2025) evidenziano l’urgenza di implementare le nuove misure in modo da sostenere il settore pubblico e privato nell’adeguarsi il prima possibile a queste norme.

 

Come cambiano le procedure

Tra le principali modifiche introdotte, il decreto correttivo interviene su 5 articoli chiave per la digitalizzazione e oltre 80 disposizioni complessive del Codice, includendo 3 nuovi articoli e allegati. Le modifiche mirano a migliorare l’efficienza dei processi di procurement rispondendo a criticità operative segnalate dagli operatori del settore.

Un aspetto sicuramente cruciale riguarda il tema della digitalizzazione. Sebbene il provvedimento abbia introdotto misure migliorative, un maggior tempo per l’assimilazione delle proposte avrebbe potuto garantire interventi più incisivi. Tuttavia, l’impatto delle nuove disposizioni è valutato positivamente, soprattutto per il rafforzamento della transizione digitale nelle procedure d’appalto.

 

Iter del decreto correttivo

La necessità di rispettare le scadenze del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha accelerato i tempi. La legge delega n. 78/2022 consentiva infatti al Governo di apportare correttivi al Codice entro il 31 marzo 2025, ma alcune milestone, come l’obbligatorietà del BIM per appalti sopra 1 milione di euro, richiedevano interventi urgenti.
Il decreto è stato dunque pubblicato il 31 dicembre 2024 nel supplemento ordinario della Gazzetta Ufficiale n.305 ed è in vigore dal 1° gennaio 2025.

 

Focus sulla digitalizzazione

Tra i 10 temi strategici del decreto, la digitalizzazione degli appalti pubblici occupa un ruolo centrale. L’obbligo di adozione del Building Information Modelling (BIM) per progetti superiori a 1 milione di euro, rappresenta un passo significativo verso l’innovazione tecnologica nelle costruzioni e nella gestione dei lavori pubblici.

L’urgenza di evitare disallineamenti normativi ha guidato il Governo nell’approvazione del decreto, assicurando che il BIM, elemento chiave per la gestione e la trasparenza dei processi di gara, fosse integrato stabilmente nel sistema. Inoltre, le nuove disposizioni puntano a ridurre i tempi medi tra pubblicazione dei bandi e l’aggiudicazione delle gare, incentivando la qualificazione delle stazioni appaltanti.

 

In conclusione, tali modifiche segnano un’evoluzione cruciale per la gestione digitale degli appalti pubblici, contribuendo a rendere il sistema più efficiente e orientato al raggiungimento degli obiettivi del PNRR.

Per conoscere gli impatti concreti che riguardano le procedure da attuare, abbiamo organizzato un Webinar pratico rivolto agli operatori della Pubblica Amministrazione (Uff. Contratti pubblici, Tecnico, LL.PP., Urbanistica, Affari generali, Segreteria). Gli iscritti avranno a disposizione del materiale didattico (video e slides) che illustra le principali novità del D.Lgs. 209/24 e, in caso di dubbi, potranno inviare eventuali domande via mail. In seguito, è prevista una Sessione Live in cui 2 esperti forniranno chiarimenti, in tempo reale, sugli aspetti più critici evidenziati.

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