Home / Blog / Azienda / Dazi doganali‚ Iva e imposta sul consumo per i beni importati: come funziona il sistema fiscale cinese
Ben 57,5 miliardi di euro all’anno, almeno stando all’ultima misurazione relativa all’anno 2022: a tanto ammonta il volume di commercio (bilaterale) tra l’Italia e la Cina. E questa cifra, già notevole, sembra essere destinata ad aumentare nei prossimi anni.
Per le aziende italiane che importano o esportano in Cina, tuttavia, non è così semplice districarsi tra le norme e le leggi fiscali presenti nel grande Paese dell’Estremo Oriente. Proviamo allora a fare un attimo il punto della situazione relativamente a:
Dazi doganali
Per quanto riguarda i dazi doganali, la maggior parte dei casi riguarda le merci importate in Cina da nazioni che rientrano nello status di “Paese favorito” (la dicitura esatta è MFN, Most Favored Nation) e comprende, tra gli altri, i 164 Paesi che fanno parte dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, tra cui ovviamente l’Italia. Di queste aliquote “favorite” non fanno parte i Paesi interessati dai cosiddetti dazi “convenzionali”, per i quali la Cina applica le sue tariffe standard all’importazione. Vi sono poi talune categorie di beni che, nel caso in cui riescano a soddisfare precisi requisiti o criteri, godono di tariffe speciali e agevolate. E ancora, esistono aliquote di dazi a contingentamento tariffario che vengono applicate per quantità limitate di merci a tariffe ridotte. In generale, i dazi all’importazione cinesi vengono rivisti con cadenza annuale. Sono pertanto soggetti a revisioni periodiche, motivo per cui è sempre bene tenersi aggiornati.
L’IVA in Cina
Passiamo all’IVA, che in Cina è regolata da un sistema che prevede diverse aliquote fiscali. L’aliquota standard è, infatti, utilizzata per la maggior parte dei casi, mentre per determinati beni di prima necessità come prodotti alimentari e agricoli si applicano esenzioni o aliquote ridotte. I beni che entrano nel Paese dall’estero sono soggetti all’applicazione dell’IVA sull’importazione, che si calcola moltiplicando il valore doganale della merce per l’aliquota IVA standard. Va, inoltre, sottolineato che a partire dal 1° aprile 2019 la Cina ha introdotto un regime revisionato per l’IVA sull’importazione, riducendo le aliquote dal precedente 10% o 16% al 9% o 13%. L’aliquota del 9% si applica, in particolar modo, a prodotti agricoli e beni destinati all’uso domestico, mentre l’aliquota del 13% si applica ad altri beni, ad esempio prodotti manufatti.
Imposta sul consumo per beni importati
Legata all’importazione è anche l’imposta sul consumo, che nel Paese asiatico viene applicata nei casi di produzione, importazione o lavorazione per conto terzi, o nel caso di determinate categorie di beni tassabili come beni di lusso, ma anche alcool e tabacco o carburanti quali benzina e diesel. In questo caso, l’aliquota dell’Imposta sul Consumo può variare in base al tipo specifico di prodotto importato.
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