Home / Blog / Azienda / Brexit: prorogati i controlli sulle merci
Cambiano le tempistiche per quanto riguarda i controlli sulla merce proveniente dall’Unione Europea e diretta nel Regno Unito. In base a quanto comunicato dall’Agenzia delle Dogane britannica, il Border Operating Model (cioè il programma di procedure doganali applicato in seguito alla Brexit) slitta di alcuni mesi. Tale decisione si può spiegare, da un lato, con il calo delle importazioni registrate Oltremanica e, dall’altro, con la pandemia che continua a influenzare il commercio a livello globale. Le aziende avranno dunque più tempo per adeguarsi e mettere in atto le novità normative.
Slitta, per esempio, di sei mesi la dichiarazione in Dogana, inizialmente prevista per il 1° luglio 2021 e ora rimandata al 1° gennaio 2022.
Viene prorogata di sei mesi (dal 1° aprile al 1° ottobre di quest’anno) anche la richiesta di certificazione sanitaria di esportazione. Alla stessa data entreranno in vigore i controlli sui documenti che accompagnano i beni agroalimentari e i mangimi, tra cui gli alimenti di origine animale e quelli ad alto rischio non di origine animale.
Il 1° gennaio 2022, inoltre, diventeranno ufficialmente operative diverse novità: la dichiarazione di Entry Safety and Security (ENS); le dichiarazioni di importazione (lo schema di importazione viene differito); i requisiti di pre-notifica e controlli documentali (nei quali rientrano i certificati fitosanitari).
Con il nuovo anno cambieranno anche le sedi dei controlli fisici su piante ad alto rischio (Sanitary and phytosanitary, SPS) e prodotti agroalimentari e mangimi: non avverranno più nel luogo di destinazione, come succede ora, bensì nei posti di controllo frontalieri.
Infine, da marzo 2022 verranno svolte ispezioni, presso i posti di controllo frontalieri, su animali vivi, piante e prodotti vegetali a basso rischio.
Per importare beni controllati in Gran Bretagna continuerà a essere necessaria una dichiarazione doganale completa.
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