Home / Blog / Azienda / Approvate nuove sanzioni UE contro la Russia: che cosa cambia per chi esporta
Lo scacchiere politico internazionale continua a generare ripercussioni sul commercio estero. A due anni dall’inizio del conflitto in Ucraina, l’Unione Europea ha pubblicato il tredicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia (Regolamento 2024/745, datato 23 febbraio 2024).
In particolare, il provvedimento europeo si concentra su tre aspetti:
Il tredicesimo pacchetto di sanzioni intende rendere più puntuali le misure volte a impedire alla Russia di poter acquisire tecnologie sensibili a favore del suo esercito provenienti da economie occidentali. Nel pacchetto trovano posto anche 27 società russe e di altri Paesi (Turchia, India, Serbia, Thailandia, etc.) che risultano associate al complesso militare-industriale russo, oltre al Ministro della Difesa della Corea del Nord e al “Missile General Bureau”, sempre nordcoreano, per il ruolo attivo nel rifornimento di armi alla Russia.
Nello specifico, dunque, quali categorie merceologiche sono soggette alle restrizioni introdotte da questo tredicesimo pacchetto? La voce 8532.22 parla di divieto di esportazione, vendita, fornitura e/o trasferimento in Russia di condensatori elettrici fissi elettrolitici all’alluminio (esclusi condensatori di potenza). È stata inoltre inserita la voce 8504 che prevede i medesimi divieti per trasformatori elettrici, convertitori elettrici statici (es. raddrizzatori), bobine di reattanza e bobine di autoinduzione.
In senso diametralmente opposto, si segnala – sempre all’interno del nuovo pacchetto – una misura in favore della cooperazione internazionale. Il Regno Unito, infatti, viene aggiunto dall’Unione Europea all’elenco dei Paesi partner per quanto riguarda le importazioni di prodotti siderurgici (ferro e acciaio). I Paesi partner hanno la caratteristica di applicare una serie di misure restrittive sulle importazioni dei prodotti siderurgici e di controllo delle importazioni sostanzialmente equivalenti a quelle previste dal Regolamento UE n. 833/2014.
I commenti sono chiusi.