Home / Blog / Azienda / Acquisti e cessioni in regime di call-off stock: nuove semplificazioni per le aziende
Ci sono voluti circa due anni, ma alla fine l’Italia ha recepito la direttiva UE 1910/18, che istituiva alcune “soluzioni rapide” (quick fixes) da applicare agli scambi commerciali a livello comunitario.
Il 30 novembre 2021 è stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo 192/21 e le novità riguardano:
Il call-off stock è un particolare tipo di contratto, in base al quale i beni vengono messi a disposizione in un magazzino; la proprietà passa al cliente finale solo nel momento in cui vengono effettivamente prelevati. Finora tale procedura si concretizzava in tre operazioni:
Con l’introduzione del recente decreto, le cessioni call-off stock vengono ridefinite in due passaggi: una cessione non imponibile nel Paese di partenza e un acquisto intracomunitario imponibile in quello di destinazione, che avviene quando il cliente preleva la merce e ne acquisisce la proprietà.
Una semplificazione non da poco, che prevede alcune condizioni:
La direttiva Quick fixes introduce anche nuovi obblighi legati ai documenti per il controllo dei prodotti. I soggetti passivi di un’operazione di call-off stock devono tenere registri in cui inserire tutte le informazioni necessarie e devono riportare le operazioni effettuate negli elenchi Intrastat.
La pubblicazione del D.lgs. 192/21 conferma, ancora una volta, l’evoluzione continua delle normative legate al commercio estero. Per agire in sicurezza è necessario conoscere adempimenti e obblighi previsti ed essere sempre aggiornati sulle ultime novità. La formazione, dunque, riveste un ruolo fondamentale in questo settore, ancora maggiore rispetto ad altri ambiti.
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