Loading...
Il Modello 231 come strumento per ridurre i rischi in caso di contestazione in dogana - Professional Academy

Il Modello 231 come strumento per ridurre i rischi in caso di contestazione in dogana



I cambiamenti introdotti dalla recente riforma doganale italiana (D.Lgs. 141/24 in vigore dal 4 ottobre 2024) mettono in evidenza la necessità degli operatori di adottare un modello organizzativo conforme al D.Lgs. 231/2001 (dedicato specificamente ai reati doganali) e implementare rigorosi processi di due diligence per minimizzare i rischi di sanzione in caso di irregolarità. In sostanza, è consigliabile utilizzare appositi strumenti di prevenzione, al fine di dimostrare l’assenza di dolo ed evitare che l’eventuale contestazione abbiarilievo penale.

La nuova normativa doganale italiana mira a revisionare il sistema nel suo complesso, attraverso l’abrogazione di oltre 400 articoli di legge ormai obsoleti, sostituiti ora con 122 articoli del nuovo testo. Uno degli obiettivi principali è allineare la normativa nazionale agli standard europei e internazionali, garantendo maggiore efficienza e chiarezza per le imprese.

Le modifiche introdotte sono numerose e incidono in modo significativo sulle imprese. Tra le principali troviamo:

  • l’abrogazione della controversia doganale;
  • l’estensione del contradditorio endoprocedimentale;
  • il rafforzamento del coordinamento tra Agenzia delle dogane e dei monopoli e Guardia di Finanza;
  • l’inserimento dell’IVA all’importazione tra i diritti di confine, con un ampiamento delle responsabilità economiche e giuridiche per i rappresentanti indiretti in dogana.

 

L’introduzione dello Sportello Unico

Una delle innovazioni più rilevanti è l’istituzione dello Sportello Unico Doganale, un’unica piattaforma digitale pensata per raccogliere e gestire tutte le informazioni sugli scambi internazionali, andando a semplificare notevolmente le procedure. Attualmente, per effettuare un’operazione di import-export, un operatore deve presentare fino a 68 istanze presso 18 amministrazioni diverse. Questo comporta un grande dispendio di tempo e di risorse economiche, considerando che molto spesso si tratta di informazioni identiche e ripetitive. Lo Sportello Unico è stato pensato proprio per ridurre tempi e costi e al momento questa soluzione è attiva in via sperimentale, con l’obiettivo di estenderla a livello nazionale.

 

La revisione del sistema sanzionatorio

La riforma incide notevolmente anche sul sistema sanzionatorio. Le principali novità includono:

  • una ridefinizione del concetto di contrabbando e delle violazioni connesse;
  • riduzione delle sanzioni penali e amministrative, con rispetto al principio di proporzionalità;
  • introduzione di un vaglio preventivo obbligatorio da parte di un’autorità giudiziaria, ossia dell’European Public Prosecutor’s Office (EPPO).

In particolare, le dogane devono ora trasmettere la notizia di reato all’EPPO se l’ammontare dei diritti di confine accertati supera i 10.000 euro o in presenza di aggravanti del contrabbando. Questo nuovo iter potrebbe avere conseguenze rilevanti per le aziende, soprattutto in termini di responsabilità penale, rischio di perdita delle autorizzazioni e danni alla reputazione.

 

Per supportare gli operatori, Professional Academy (Aidem srl) organizza il seminario online “La nuova riforma doganale (D.Lgs. 141/24)”, tenuto dal nostro esperto in materia doganale, il Dott. Luca Moriconi. Il seminario si terrà il 14 gennaio 2025, con posti limitati. Scopri il programma completo e prenota il tuo posto a questo link.

 

I commenti sono chiusi.