Home / Blog / Scuola / Oltre il QI: il segreto del successo scolastico è nell’ambiente di apprendimento
Un nuovo studio rivoluziona il modo di intendere il successo scolastico.
Per anni abbiamo creduto che l’intelligenza, misurata dal quoziente intellettivo (QI), fosse il principale determinante del successo scolastico. Tuttavia, una recente ricerca condotta da Margherita Malanchini della Queen Mary University di London e Andrea Allegrini dell’University College London, pubblicata su Nature Human Behaviour, ci invita a riconsiderare questa convinzione.
L’importanza delle abilità non cognitive
Lo studio, condotto su oltre 10.000 bambini inglesi e gallesi, ha rivelato che le cosiddette “abilità non cognitive”, come la grinta, la perseveranza, l’interesse per l’apprendimento e la capacità di autoregolarsi, sono fattori determinanti per il successo scolastico, e la loro importanza cresce con l’età.
Genetica e ambiente: un mix vincente
I ricercatori hanno scoperto un legame significativo tra la genetica e lo sviluppo di queste abilità non cognitive. Tuttavia, l’ambiente in cui cresce un bambino gioca un ruolo altrettanto cruciale. Le esperienze di apprendimento, le interazioni sociali e il sostegno familiare contribuiscono a plasmare la personalità e le attitudini di un individuo, influenzando così il suo percorso scolastico.
Le implicazioni per l’educazione
Questa nuova comprensione delle dinamiche del successo scolastico ha profonde implicazioni per il mondo dell’educazione. Se è vero che l’intelligenza è importante, è altrettanto vero che non è l’unico fattore determinante. Promuovere lo sviluppo delle abilità non cognitive, attraverso programmi personalizzati e ambienti di apprendimento stimolanti, dovrebbe diventare una priorità per le scuole.
Cosa possono fare le scuole?
Conclusioni
Il successo scolastico è un fenomeno complesso, influenzato da una molteplicità di fattori. Questo studio ci ricorda che l’intelligenza è solo una parte del puzzle. Per garantire a tutti gli studenti le migliori opportunità di apprendimento, è fondamentale adottare un approccio educativo più olistico, che tenga conto non solo delle capacità cognitive, ma anche delle competenze emotive e sociali.
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